prosegue il racconto relativo all'avvio della vasca: siamo intorno al quarto-quinto mese dall'avvio (attualmente la vasca ha un anno)
Seguii le indicazioni datemi da mr. X riguardo l'utilizzo delle luci. Le prime settimane solo le attiniche, poi, gradualmente, l'accensione delle HQI per un periodo di tempo via via crescente. Tenevo sotto controllo i valori di PH (sonda collegata al biotopus), KH, ammoniaca, nitriti, nitrati e fosfati; per la verità all'inizio ho sicuramente sottovalutato la pericolosità dei fosfati.
Vi chiederete perchè ho iniziato l'esperienza del marino con una vasca così grande; i motivi sono essenzialmente due: 1° perchè da tutte le letture che ho fatto in materia è emerso che più l'acquario marino è capiente, più è facile mantenerlo in un equilibrio stabile e quindi meno è facile che capitino dei disastri; 2° perchè ho pensato che se l'acquariofila mi appassionava veramente (cosa di cui non ho mai dubitato) era inutile prendere una vasca piccola per poi sostituirla dopo un anno o due o, peggio, restare col rimpianto di non avere comprato una vasca più grande. La scelta della marca: mi sono documentato a lungo su internet prima di prendere una decisione; alla fine ho scelto ELOS perchè mi ha convinto sotto tutti gli aspetti, tra i quali anche l'estetico che, nella scelta di un elemento che comunque entra a far parte dell'arredamento della casa, non è di secondaria importanza.
Dopo breve tempo è iniziato lo sviluppo di alghe filamentose; sempre più spesse, sempre più diffuse; formavano un vero e proprio tappeto sulle rocce vive. Introdussi un salarias fasciatus un riccio e alcuni paguri per tentare di limitarne la crescita, inutilmente. Mi rilessi libri e articoli sulla fase di maturazione dell'acquario; in particolare L'ABC DELL'ACQUARIO MARINO DI BARRIERA di Rovero: le alghe dovevano essere lasciate maturare per conto loro, poi sarebbero sparite naturalmente; ma la coltre cresceva.
Venne a casa mia mr. X; propose la soluzione: portare il KH a 17, le alghe muoiono sicuramente! Non avevo mai letto una soluzione del genere sui testi; 'stai tranquillo' mi disse 'l'ha fatto un mio cliente e nel giro di 20 giorni ha risolto il problema delle alghe!'
Vi chiederete perchè ho iniziato l'esperienza del marino con una vasca così grande; i motivi sono essenzialmente due: 1° perchè da tutte le letture che ho fatto in materia è emerso che più l'acquario marino è capiente, più è facile mantenerlo in un equilibrio stabile e quindi meno è facile che capitino dei disastri; 2° perchè ho pensato che se l'acquariofila mi appassionava veramente (cosa di cui non ho mai dubitato) era inutile prendere una vasca piccola per poi sostituirla dopo un anno o due o, peggio, restare col rimpianto di non avere comprato una vasca più grande. La scelta della marca: mi sono documentato a lungo su internet prima di prendere una decisione; alla fine ho scelto ELOS perchè mi ha convinto sotto tutti gli aspetti, tra i quali anche l'estetico che, nella scelta di un elemento che comunque entra a far parte dell'arredamento della casa, non è di secondaria importanza.
Dopo breve tempo è iniziato lo sviluppo di alghe filamentose; sempre più spesse, sempre più diffuse; formavano un vero e proprio tappeto sulle rocce vive. Introdussi un salarias fasciatus un riccio e alcuni paguri per tentare di limitarne la crescita, inutilmente. Mi rilessi libri e articoli sulla fase di maturazione dell'acquario; in particolare L'ABC DELL'ACQUARIO MARINO DI BARRIERA di Rovero: le alghe dovevano essere lasciate maturare per conto loro, poi sarebbero sparite naturalmente; ma la coltre cresceva.
Venne a casa mia mr. X; propose la soluzione: portare il KH a 17, le alghe muoiono sicuramente! Non avevo mai letto una soluzione del genere sui testi; 'stai tranquillo' mi disse 'l'ha fatto un mio cliente e nel giro di 20 giorni ha risolto il problema delle alghe!'