venerdì 23 novembre 2007

QUALCOSA NON VA....

prosegue il racconto relativo all'avvio della vasca: siamo intorno al quarto-quinto mese dall'avvio (attualmente la vasca ha un anno)
Seguii le indicazioni datemi da mr. X riguardo l'utilizzo delle luci. Le prime settimane solo le attiniche, poi, gradualmente, l'accensione delle HQI per un periodo di tempo via via crescente. Tenevo sotto controllo i valori di PH (sonda collegata al biotopus), KH, ammoniaca, nitriti, nitrati e fosfati; per la verità all'inizio ho sicuramente sottovalutato la pericolosità dei fosfati.
Vi chiederete perchè ho iniziato l'esperienza del marino con una vasca così grande; i motivi sono essenzialmente due: 1° perchè da tutte le letture che ho fatto in materia è emerso che più l'acquario marino è capiente, più è facile mantenerlo in un equilibrio stabile e quindi meno è facile che capitino dei disastri; 2° perchè ho pensato che se l'acquariofila mi appassionava veramente (cosa di cui non ho mai dubitato) era inutile prendere una vasca piccola per poi sostituirla dopo un anno o due o, peggio, restare col rimpianto di non avere comprato una vasca più grande. La scelta della marca: mi sono documentato a lungo su internet prima di prendere una decisione; alla fine ho scelto ELOS perchè mi ha convinto sotto tutti gli aspetti, tra i quali anche l'estetico che, nella scelta di un elemento che comunque entra a far parte dell'arredamento della casa, non è di secondaria importanza.
Dopo breve tempo è iniziato lo sviluppo di alghe filamentose; sempre più spesse, sempre più diffuse; formavano un vero e proprio tappeto sulle rocce vive. Introdussi un salarias fasciatus un riccio e alcuni paguri per tentare di limitarne la crescita, inutilmente. Mi rilessi libri e articoli sulla fase di maturazione dell'acquario; in particolare L'ABC DELL'ACQUARIO MARINO DI BARRIERA di Rovero: le alghe dovevano essere lasciate maturare per conto loro, poi sarebbero sparite naturalmente; ma la coltre cresceva.
Venne a casa mia mr. X; propose la soluzione: portare il KH a 17, le alghe muoiono sicuramente! Non avevo mai letto una soluzione del genere sui testi; 'stai tranquillo' mi disse 'l'ha fatto un mio cliente e nel giro di 20 giorni ha risolto il problema delle alghe!'

martedì 20 novembre 2007

INIZIA LA FASE DI MATURAZIONE

Attivate le pompe, ho iniziato l'aggiunta del sale (non ricordo esattamente la marca che mi è stata fornita; successivamente comunque ho usato sale aquamedic ed instant ocean): 33 grammi per litro di acqua. La verifica della densità all'inizio l'ho fatta con un densimetro ad immersione, successivamente ho acquistato un comodissimo rifrattometro milwaukee.
A fine settimana è tornato il mio fornitore (chiamiamolo mr.X) per aiutarmi a montare le lampade e mi ha portato le rocce vive.
Appena arrivate dall'Indonesia.
Ancora imballate ed avvolte nella carta di giornale.
Non spurgate.
Mi permisi di far notare la cosa, ma mr.X mi tranquillizzò dicendo che era una fortuna avere rocce vive appena arrivate e che non c'era alcun problema se non erano state spurgate.
La cosa non corrispondeva alle cognizioni che avevo appreso leggendo libri ed articoli sull'acquario marino, ma non mi permisi di dire altro.
Con l'aiuto di Giovanna (mia moglie) disponemmo le rocce, in base allo schema che avevamo studiato in precedenza. Man mano procedevamo ad estrarre le rocce dalle scatole, avvertivamo odori tutt'altro che gradevoli: organismi marci o in decomposizione, zaffate di ammoniaca, liquami di vario genere; nessun problema, assicurò mr.X.
Poi aggiungemmo la sabbia corallina, sistemammo le lampade ed avviammo le quattro TUNZE guidate dal controller: l'acquario stava cominciando a prendere vita!

venerdì 16 novembre 2007

ARRIVA LA VASCA

Nel mese di dicembre dell'anno scorso arrivò il momento fatidico della consegna della vasca.
Sinceramente, non mi aspettavo che fosse così imponente; avevo già un acquario di acqua dolce da 120 litri... ma era decisamente un'altra cosa!
Il primo problema fu portare la vasca in casa: non immaginavo fosse così pesante: in quattro adulti abbiamo faticato non poco per farla arrivare al primo piano superando una rampa di scale, ma alla fine (con l'utilizzo anche di espedienti vari) ce l'abbiamo fatta.
Ovviamente, era solo l'inizio.
Posizionato il mobile, procedemmo ad installare tubi e raccordi, la sump, le pompe di movimento... nell'anta destra del mobile cavi elettrici, 'ciabatte', prolunghe, ballast e quant'altro si accumulavano in modo preoccupante. In un secondo momento munitomi di fascette e di tanta pazienza ho cercato di mettere più ordine possibile (anche perchè poi si è aggiunto il reattore di calcio con la pompa eheim 1260).
La vasca c'era: bisognava riempirla!
Nel bagno di servizio al piano di sopra ho un piccolo impianto per l'osmosi inversa; per non dovere andare su e giù con le taniche d'acqua ho utilizzato un tubicino di una quindicina di metri collegato direttamente con la vasca; anche così, ci son voluti circa 6 giorni per riempirla.
Appena raggiunto il livello di tracimazione ho aggiunto il sale e messo in funzione la pompa di mandata (altra eheim 1260 da 2400 l/h): qualcosa cominciava a muoversi.

giovedì 15 novembre 2007

COMINCIAMO

Blog dedicato al mio coral reef acquarium per usare la definizione utilizzata da fossa e nilsen nel loro magnifico libro.
L'acquario è partito già da quasi un anno, tra vicissitudini varie; è un ELOS 160, 570 litri lordi.
Quattro pompe di movimento: due tunze stream e due turbelle; pompa di risalita heim 1260; schiumatoio elos ns 1000; reattore di calcio elos. Le luci sono attualmente due elos spectra con due HQI da 250 watt e 4 T5 attinici da 24 watt.; luci e temperatura sono regolate tramite il computer di elos, il biotopus, un comune riscaldatore da 300 watt ed un refrigeratore teco.
L'allestimento è stato completato con circa 110 kg di rocce vive e 30 kg di sabbia corallina.